Crudismo Tridimensionale

Il crudismo tridimensionale di Oscar Pavoni, Verona1995.

Crudismo 1

Deep Time
Qui, dove l’acqua si quieta
nell’abbraccio materno
dell’ultima collina
e sentinelle di pietra
vegliano la memoria,
ho messo ali al mio veliero
sulla rotta di Astolfo.
Alla luna lascerò il senno
per due briciole di coraggio,
poi emulo del marinaio
audace verrò al tuo canto
in un’estasi d’amore.

 

 

 

L’ultima luna
Che pessima rampa,
dalla quale lanciarsi,
i miei sessant’anni.
Il tempo è contrario,
avversi gli auspici
e al volo più deboli
si distendono le ali:
non so se reggeranno
l’urto del turbine
e la luna è così lontana.
Ma lei mi chiama
e non la posso deludere
così andrò,
facendo del mio meglio.

 

Questi versi nascono dall’omonimo dipinto di Oscar Pavoni. Proposto a Garda il 18 agosto 2010 in un’esposizione alla quale fui chiamato ad intervenire per la sua presentazione. La tela ripropone la nota “Baia delle Sirene”, presentata come naturale tempio di antiche memorie, delle quali frammenti di colonna portano segno. Dalle acque profonde una sirena si leva nel suo seducente richiamo, volta ad un galeone in volo verso la luna.
I temi che simbolicamente vi sono trattati mi appartengono così facile, naturale è stato per me riconoscerli, riprenderli e interpretarli. Sono il sogno di un viaggio che non può nascere se non nella memoria di un passato ostinatamente presente e da lì attingere la forza di proiettarsi oltre il reale, in un immaginario dove il coraggio vale più della ragione e la meta può essere solo l’esperienza dell’amore. Perché amare esige coraggio.
L’ultima luna è quella ritratta nel dipinto di cui l’amico Oscar Pavoni mi ha fatto dono. È la luna dei nostri sogni maturi, riflessi in una pozza d’acqua. Probabilmente non la raggiungeremo mai o forse in un ultimo viaggio, ma il vero terribile insuccesso è rinunciarvi (G. SALA, Nuove poesie in versi sciolti e due canzoni, Verona, 2001, pp.43 e 44, note 35 e 36).