(Con F. Gaggia – G. Miele – G. Vedovelli) Le antiche peschiere di Peschiera del Garda, Centro Studi per il territorio Benacense, Verona 2013.
Il volume, tramite lo studio di fonti documentarie per lo più inedite e frutto della ricerca archivistica degli autori, si occupa dapprima delle peschiere arilicensi, suddivise in relazione ai proprietari, tra cui il vescovo di Verona, i monasteri di San Colombano di Bobbio, di San Zeno e di Santa Maria in Organo di Verona, di Santa Giulia di Brescia, nei vari aspetti e nelle complesse dinamiche di gestione dalle origini ai tempi moderni; quindi si sofferma sul mondo dei pescatori, sulle tecniche di pesca e sul pescato, sul vecchio in disuso stabilimento ittiogenico di Peschiera. Infine una nota sull’uso culinario del pesce nel Medioevo e nel Rinascimento, in specie dell’anguilla, con proposta di tradizionali ricette. Notevole l’apparato iconografico nella documentazione cartografica e ricca la trascrizione di documenti pergamenacei inediti, conservati per lo più presso gli Archivi di Stato di Verona e di Torino, ma pure presso l’Archivio Storico del Comune di Peschiera, che viene così giustamente valorizzato.
Sussidiario di storia attraverso le fonti del territorio, Istituto Comprensivo di Caprino Veronese – Amministrazioni Comunali di Caprino Veronese, Ferrara di Monte Baldo, Rivoli Veronese, San Zeno di Montagna, Verona 2012.
Il volume è propriamente un manuale scolastico ad integrazione, sussidio, come dichiara il titolo, allo studio della storia. La presenza di innumerevoli schede di tematica varia (storico-politica, economica, sociale, religiosa, artistica) consente concretamente approcci diversi, vari e quindi più efficaci alle vicende del passato, rivisitato sempre tramite le fonti, i documenti, scritti e non scritti, sul territorio materialmente presenti, consultabili e visitabili. Il manuale è anche espressione di una metodologia che l’autore nel tempo ha maturato insieme alla convinzione che nell’ambito dell’autonomia scolastica ogni Istituto debba provvedere a dotarsi anche di propri, personalizzati strumenti di lavoro.
La presenza del monastero veronese di San Zeno tra l’alto lago di Garda e il monte Baldo. Manifestationes terrarum e investiture, Museo dell’Olio d’Oliva di Cisano – Centro Studi per il Territorio Benacense, Verona 2012
Il volume, con presentazione di Pierpaolo Brugnoli, propone la trascrizione integrale ed inedita delle manifestationes terrarum e delle riconferme d’investitura relative al territorio di Malcesine, raccolte e prodotte nel 1193 dal monastero veronese di San Zeno. Ad integrazione dei documenti puntuali note sull’entità dei possessi, sulle conduzioni e relativi canoni, sui conduttori, sulle colture agricole e sui modi e i tempi della raccolta in loco delle olive e del trasporto via lago fino a Bardolino, alla càneva della cappella di San Zeno, in corresponsione dei canoni d’affitto, per lo più a quota fissa. E ancora precisazioni sulle unità di misura dell’olio, la galeta e la caça, stimate a Malcesine rispettivamente in libbre 24 e 4. Nelle carte si rileva anche, citata come riferimento di confine, la presenza in località Campo di una chiesa, il cui titolo non è espresso, ma che sembra potersi identificare con l’oratorio di San Pietro in Vincoli nella sua espressione architettonica originaria.
I possedimenti dell’abbazia veronese di San Zeno nella pievania di Garda come si desumono dai Brevia recordationis del 1194. Possessi, conduttori,colture, canoni e rendite, Museo dell’Olio d’Oliva di Cisano – Centro Studi per il Territorio Benacense, Verona 2011.
Il volume propone l’inedita, integrale trascrizione dei Brevia recordationis, redatti nel 1194 su sollecitazione dell’abate Ugone, inerenti i possedimenti abbaziali nella pievania di Garda: in particolare nelle odierne Garda, Castion e Bardolino. Di tali possedimenti viene presentato quindi un inventario con la specifica dell’entità, delle colture, dei conduttori e dei canoni d’affitto. Degna di notazione è la spiegazione inedita del termine batatica, che viene interpretato come un contributo da corrispondersi da parte dei fittavoli-conduttori in occasione della battitura delle granaglie e non della raccolta dell’oliva come fino ad allora indicato dalla letteratura veronese sull’argomento. Completano opportunamente l’opera due capitoletti che trattano della pieve di Garda e della chiesa monastica di San Zeno in Bardolino.
(Con D. Zanetti e F. Salandini) Villa Cordevigo, Albaré di Costermano (Vr), 2010.
Il volume si avvale degli interventi di Daniela Zanetti sulla villa e le famiglie che nel tempo ne sono state le proprietarie, di Giuliano Sala sulle vicende della cappella di San Martino, alla villa annessa, e di Fabio Salandini sullo straordinario patrimonio di reliquie nella chiesa conservato.
L’oratorio di San Martino a Pazzon di Caprino Veronese, Istituto Comprensivo di Caprino Veronese, Verona 2010.
Il volume è l’espressione di un nuovo progetto elaborato dalla Scuola Secondaria di Primo Grado dell’Istituto Comprensivo di Caprino Veronese e indirizzato ad un apprendimento della storia più motivato è quindi meno fragile che veda nel territorio e, in particolare, nell’oratorio di San Martino la possibilità di un approccio concreto allo studio del passato e ne faccia un vero e proprio laboratorio storico. Nello specifico si presentano le vicende dell’oratorio, le caratteristiche architettoniche nelle varie trasformazioni dall’originale edificio romanico al tardo Settecento ed i pregevoli dipinti che ne sono sacro corredo. Inedita la presentazione dei graffiti presso il portale maggiore dell’oratorio.
Chiesa di San Marco al Pozzo, Comune di Marano di Valpolicella – Associazione Pro Loco di Marano di Valpolicella, Verona 2007.
Il volumetto si propone come un’agile quanto pertinente guida ad uso del visitatore per conoscere e comprendere meglio la chiesa di San Marco nelle sue vicende storiche, nelle caratteristiche architettoniche e nel ricco corredo pittorico dal frammento d’affresco romanico ai dipinti successivi di fine secolo XV.
San Giovanni Battista di Torri del Benaco. Da chiesa ad auditorium, Comune di Torri del Benaco, Verona 2006.
Il volume ripercorre la storia della chiesa di San Giovanni Battista di Torri dalle origini ai tempi moderni quando il tempio, dopo essere stato abbandonato e sconsacrato, venne restaurato ed adibito ad auditorium. Dell’edificio vengono rilevate le varie trasformazioni, dalla cappella romanica alla chiesa neoclassica, puntualmente documentate dai disegni di Franco Pezzi, e quindi sono descritti gli affreschi che ne arricchiscono le pareti in un arco di tempo che va dal primo sec. XIV al XVI. Di particolare rilievo è l’attestazione dell’attività del maestro Giovanni da Bardolino, autore di Un’ultima cena dai toni giotteschi e l’identificazione, in un affresco del tardo sec. XIV, del soggetto noto come Cristo della domenica, esemplare unico non solo in territorio gardesano, ma anche nell’entroterra e in Verona città e che ha i riscontri più prossimi solo in area trentina.
(con F. Salandini), Lode di Castello Romano e del Benàco, Comune di Costermano, Verona 2005.
Il volume ripropone integralmente nella traduzione di Giuliano Sala, corredata dalle note illustrative di Fabio Salandini, il celebre poemetto dell’umanista Tommaso Becelli, di cui in passato era stata data edizione assai parziale a cura di Luigi Sometti. La ristampa del poemetto è anche occasione ad un’indagine introduttiva sulla storia e sulle origini di Costermano che ne svela lo sviluppo attraverso la duplicità degli insediamenti di Castrum novum abatisse e di Costarmata, e sulla nobile famiglia Becelli con particolare attenzione all’Andrea autore del poemetto. Pregevole è il corredo di alcune mappe tardo settecentesche inedite, disegnate dai cartografi Antonio Sabatti e Federico Cangiada per conto dell’Ospedale Maggiore di Brescia.
In copertina motivo araldico della famiglia Becelli sul portale dell’atavica dimora di Costermano.
Uno sguardo su Bardolino nell’anno della peste. Atti processuali della causa fra il comune di Bardolino e Giovanni Maconcini (21 agosto 1635-15 gennaio 1636) intorno alla conduzione delle peschiere comunali nella primavera-estate del 1630, Museo dell’Olio d’Oliva di Cisano – Centro Studi per il Territorio Benacense, Verona 2005.
Il volumetto, nella trascrizione inedita delle carte processuali conservate presso l’archivio storico del comune di Bardolino, opportunamente corredate da numerose, puntuali e corpose note redatte dall’autore, apre una finestra su Bardolino in un momento preciso e denso di avvenimenti quale l’estate del 1630, anno cui risalgono i fatti indagati. Le ovvie, dettagliate notizie sulle modalità di conduzione delle peschiere comunali e sulle loro ubicazioni sono accompagnate da altre riguardanti i sistemi di pesca, il pescato e il suo commercio; le vicende belliche con la disfatta veneziana a Valeggio, l’imperversare della peste e le ripercussioni sul paese; e ancora lo scorrere della vita nei singoli fatti quotidiani che restituiscono di Bardolino e della sua popolazione un’immagine viva, dinamica quanto storicamente significativa di quel tempo lontano. E non si può non ripensare alla gente del paese che, sbarrate le porte, accorre armata sulle mura ad impedire l’accesso alle truppe veneziane, sbandate dopo la rotta di Valeggio: testimonianza locale di un assioma universale, vecchio quanto l’uomo per cui in guerra nessun esercito è amico.
In copertina particolare dal disegno del 1647 di Giovanni Battista Ianuensis, copia dall’originale eseguito dal padre Gregorio nel 1625.
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